venerdì 20 maggio 2011

Il bisfenolo in plastica può compromettere la fertilità delle donne

L'esposizione al bisfenolo A (BPA), sostanza presente in molti imballaggi alimentari di plastica e latta, può compromettere la qualità degli ovuli femminili: a sostenerlo è uno studio pubblicato dall'University of California di San Francisco (UCSF) su Fertility and Sterility.
Dalla ricerca americana emerge che l'esposizione alla sostanza può compromettere la riuscita della fecondazione in vitro (IVF). Se i livelli ematici del BPA raddoppiano, spiegano gli studiosi, la percentuale di uova fecondate in vitro diminuisce del 50%. I livelli di BPA e dei tassi di fertilizzazione sono stati analizzati in 26 donne sottoposte a fecondazione in vitro tra il 2007 e il 2008 nel Centro dell'UCSF per la salute riproduttiva.
Le donne erano un sottogruppo di un più ampio studio volto a valutare l'effetto sulla salute riproduttiva dell'esposizione a metalli tossici come mercurio, cadmio e piombo. "Anche se i dati sono preliminari indicano l'effetto negativo del BPA sulla salute riproduttiva - spiega Victor Fujimoto, autore principale dello studio - e porta l'attenzione sul destinare maggiori finanziamenti per indagare ulteriormente perché tali contaminanti ambientali perturbino il potenziale di fertilità".

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