venerdì 20 maggio 2011

Stevia: il dolcificante a zero calorie



La Stevia rebaudiana, comunemente conosciuta come stevia, è una pianta ad altissimo potere dolcificante. Le sue foglie hanno una capacità edulcorante nettamente superiore a quella dello zuccheroobesità. Sarebbero infine indicati nella produzione di dentifrici, in quanto non favoriscono la formazione di carie. e un potere calorico pari a zero. Inoltre, i dolcificanti derivati dalla stevia resistono alle alte temperature. Il potenziale di questa pianta è dunque elevatissimo; i glicosidi steviolici (i principi attivi della stevia) troverebbero, infatti, ampio impiego nell’industria dolciaria e, in particolare, negli alimenti a ridotto tenore calorico e nelle bevande light. Potrebbero inoltre essere utilizzati dai diabetici e dalle persone che soffrono di
 
Potrebbero, sarebbero … il condizionale è d’obbligo perché nella Comunità europea non è consentito l’utilizzo della stevia nell’industria alimentare.
 
Questa pianta è molto nota in alcuni Paesi del Sud America, dove viene coltivata, e dell’Asia; ma nella Comunità europea i suoi derivati sono ancora materia di studio e oggetto di discussione.
 
Ad aprile 2010, un gruppo di esperti dell’EFSA, l’ente europeo per la sicurezza alimentare, ha valutato come sicuro questo dolcificante e ha stabilito una dose massima giornaliera. Gli esami tossicologici effettuati dagli esperti dell’EFSA non hanno infatti evidenziato effetti genotossici, né cancerogeni e la dose giornaliera ammissibile è stata fissata a 4 mg/ kg di peso corporeo.
 
Nei primi mesi del 2011 è stata però effettuata una nuova valutazione e l’EFSA, pur continuando a ritenere sicuri questi prodotti a un dato dosaggio, ha riconsiderato l’esposizione ai glicosidi steviolici dei forti consumatori di bevande che ne contengono, con un occhio di riguardo soprattutto per i bambini di età compresa tra 1 e 14 anni.
 
Il dibattito è dunque ancora accesso.

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