Il sole nemico della pelle? Se preso in modo sbagliato, senza le opportune protezioni che difendono dalle scottature, certamente sì perché la fa invecchiare precocemente e perché è una delle cause del melanoma; ma recenti studi scientifici ne parlano come di un alleato contro numerose altre patologie.
Anche l'oncologo dell'Ieo Alessandro Testori, pur mettendo in relazione le ripetute scottature solari in giovane età con lo sviluppo del melanoma negli adulti, tiene a sfatare una credenza di molti medici: "Stiamo studiando - dice - l' effetto benefico della vitamina D, e quindi del sole, nella prevenzione delle recidive di melanoma e altri tumori solidi". In conclusione, "da questi dati, che necessitano comunque di una più attenta valutazione e di una verifica in ulteriori studi clinici - conclude Plebani - emerge che la vitamina D ha una funzione molto importante.
In particolare, il suo ruolo positivo è accertato nella prevenzione dell' osteoporosi, nel carcinoma del colon retto e nelle coronaropatie. Necessita di ulteriori verifiche nelle malattie autoimmuni (diabete, sclerosi multipla) e in altre patologie neoplastiche".
Ne è convinto Mario Plebani, docente di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare all'Università di Padova, che ne mette in relazione i benefici con la vitamina D, che è sintetizzata nell'organismo proprio per azione della luce solare. "E' noto da tempo - dice Plebani - il ruolo della vitamina D nel mantenimento di una normale mineralizzazione ossea (previene l'osteoporosi). Ma basta pensare che il sole per fare la vitamina D utilizza il colesterolo riducendone la concentrazione, per comprenderne un primo effetto benefico contro un fattore di rischio per le malattie del cuore".
In particolare, alcune ricerche hanno dimostrato che i pazienti con carenza da vitamina D hanno una probabilità più elevata del 60% di sviluppare una patologia cardiovascolare, mentre uno studio sul personale militare in servizio nelle basi dell'esercito Usa ha dimostrato come nelle persone di ceppo caucasico il rischio di sclerosi multipla decresca all' aumentare dei livelli di vitamina D. E ancora: è stato anche dimostrato come un apporto aggiuntivo di vitamina D possa ridurre la probabilità di sviluppare il diabete di tipo 1.
Anche l'oncologo dell'Ieo Alessandro Testori, pur mettendo in relazione le ripetute scottature solari in giovane età con lo sviluppo del melanoma negli adulti, tiene a sfatare una credenza di molti medici: "Stiamo studiando - dice - l' effetto benefico della vitamina D, e quindi del sole, nella prevenzione delle recidive di melanoma e altri tumori solidi". In conclusione, "da questi dati, che necessitano comunque di una più attenta valutazione e di una verifica in ulteriori studi clinici - conclude Plebani - emerge che la vitamina D ha una funzione molto importante.
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