Lo evidenzia uno studio dell'Istituto nazionale francese per la ricerca agricola (Inra), secondo il quale un supplemento quotidiano di antiossidanti (tecnicamente superossido dismutasi enzimatici,Sod) come quelli contenuti nel melone può servire ad abbassare, nell'intestino, i livelli di proteine dello stress, quelle cioè che in caso di forti stimoli vengono prodotte grazie a un accelerazione del processo di riproduzione cellulare.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nutrition, è stato condotto su un gruppo di 36 maialini che sono stati tenuti a digiuno per due giorni e poi suddivisi in tre gruppi. I maialini sono stati nutriti con una dieta standard uguale per tutti per un periodo di tre settimane : due dei tre gruppi hanno avuto infine un'integrazione alla dieta composta da 12,5 o 50 UI/Kg di antiossidanti Sod con lo scopo di valutare eventuali modifiche dei livelli delle proteine dello stress nell'intestino degli animali.
I risultati delle analisi hanno mostrato che i livelli ematici di Sod aumentavano con dosi crescenti di melone. "Il tratto gastrointestinale rappresenta una barriera per impedire il passaggio di potenziali microrganismi nocivi o sostanze tossiche nella circolazione portale; quindi, la sua tutela nei confronti delle proteine dello stress è di estrema importanza per quanto riguarda l'esposizione permanente a tali aggressori", hanno spiegato i ricercatori dell'Inra.
Mangiare il melone, accompagnandolo magari a fette di prosciutto crudo, verdure, o ad altra frutta, da oggi può essere considerato non solo un piacere ma anche qualcosa che fa bene all'organismo: inserire la polpa del succoso frutto estivo nella propria alimentazione quotidiana oltre che a deliziare il palato e rinfrescarlo durante la stagione estiva serve anche a diminuire l'accumulo delle proteine dello stress nell'intestino.
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