giovedì 19 maggio 2011

La Terapia del sorriso

Un vecchio detto dice “ridi che ti passa” e questa tradizione popolare trova fondamenti scientifici anche nella medicina.
 
Una ricerca condotta dalla Stanford University in California dimostra proprio come il buon umore riesca ad attivare delle reti neurali del cervello che sono direttamente coinvolte nel benessere psicofisico.
 
La risata non è solo un potente anti-stress, ma può anche equivalere a un momento di vera e propria ginnastica da fermi: la muscolatura, specie quella della zona toracica, si tende e si rilassa alternativamente, l’effetto immediato è per la respirazione, che si fa più profonda, facilitando un’iperventilazione polmonare e quindi una migliore ossigenazione del sangue.
 
La circolazione sanguigna migliora i livelli di colesterolo e soprattutto aumenta la produzione di adrenalina e dopamina, ormoni che regolano la produzione di endorfine ed encefaline che agiscono come analgesici e tranquillanti (da qui la terapia per contrastare il dolore e lo stress). Inoltre questi potenti ormoni sono in grado di migliorare anche le risposte del sistema immunitario, attivando l’azione di cellule immunitarie, soprattutto quelle che combattono il cancro.
 
Sentirsi allegri quindi aiuta: ne giova il nostro organismo, che a quanto pare reagisce meglio alle malattie, ma anche il nostro entusiasmo, motore principale di tutte le nostre attività, e soprattutto ne gode chi ci sta vicino.
 
Proprio da un recente sondaggio condotto su un campione di donne single, infatti, emerge chiaramente che l’uomo ideale è quello “capace di far ridere. Il 99% delle donne intervistate ha dichiarato di desiderare il “fascino interiore” e di preferire uscire con un uomo divertente piuttosto che con un uomo fisicamente perfetto.
 
A questo punto in contrapposizione con il titolo di un celebre film possiamo affermare… “non ci resta che ridere!”

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